Meglio la caricatura dell’originale, dite la verità!
No, ci ripenso subito!
Non ditemela: potrei rimanerci male! :-)
Il “dipinto” in foto lo ha composto in trenta secondi un aspirante pittore cubano in Plaza de le Arms, mentre io osservavo con la faccia un pò ebete le bancarelle del centro.
In fondo è proprio un’immagine simpatica, e meritava la pubblicazione!
La scorsa notte L’Havana è stata sommersa da un classico temporale tropicale. L’acquazzone è caduto giù con forza. Questa mattina la città si è risvegliata con colori grigi. L’inverno si fà vedere come giusto anche da queste parti.
Niente a che vedere però con le temperature europee ovviamente :-)
E spero presto torni il sole per poter fare qualche escursione balneare.
In questi giorni sono arrivati a visitare questo blog persone che non conosco direttamente, grazie al sito
http://www.cubanite.com/. Si tratta di un sito storico sulla vita a Cuba: racconta infatti un’esperienza addirittura pluriennale di un italiano che vive qui a L’Havana.
Per le strane coincidenze della vita si chiama anche lui Marco. Siamo entrati in contatto grazie al suo blog. Presto penso troveremo anche l’occasione di incontrarci per le strade di questa città per scambiarci un saluto dal vivo. La sua famiglia è veramente all’avanguardia con la tecnologia: il piccolo di casa ha un suo blog da quando è nato!! Lo scrive ovviamente il papà, ma le foto del piccolo erede sono le protagoniste assolute. Da non perdere.
Per accontentare la curiosità (tutta femminile come ammette anche lei!) di Gaja e degli altri nuovi visitatori, senza voler però annoiare chi già conosce il preambolo di questa mia avventura, ho inserito un commento con un po’ di informazioni nel post di ieri. Vincendo la pigrizia ho anche provveduto ad inserire qualche info su di me nel mio profilo. Chi vuole può quindi sbirciare.
Dopo le dovute comunicazioni di servizio mi interessa riflettere su un commento lasciato ieri da “anonimo contadino cubano”. In sintesi il commento muove alcune critiche su questa mania dei blog che celebrano le meraviglie di Cuba, ma che forze nascondono il più reale desiderio di nutrire il proprio ego.
Ammetto senza ipocrisie che la critica ha sicuramente le sue verità! In fondo chi, come me, crea un blog per parlare di se stesso e della propria esperienza, ha qualche conto aperto con l’egocentrismo!
Ed è cosi anche per me. Il motivo profondo che mi ha spinto a creare questo blog è stato però un altro: il desiderio fortissimo di poter trovare un modo semplice di comunicare con tutti i miei amici che ho lasciato in Italia. Non voglio metterla sul patetico, giuro! Però penso che l’amicizia è un sentimento che va coltivato. E quando parti per andare dall’altra parte dell’oceano è sicuramente utile trovare un mezzo per potersi sentire tutti insieme. Il telefono consente di parlare con una sola persona. Questo blog (come ogni altro ovviamente) rappresenta invece una piazza dove potersi incontrare attraverso uno schermo e alcune parole.
Un altro aspetto importante ha sottolineato l’anonimo contadino. Tutte queste osservazioni inserite su un blog e chissà poi quale contatto umano reale e vero c’è con i cubani del luogo. Anche qui sottolinea un pericolo vero delle nuove tecnologie: tante belle parole, il Malecon di qua, e quanto è bella L’Havana, e quanto è fica la musica, i luoghi, etc.. etc… etc.. e poi casomai non ci si degna neanche di salutare il cubano che ti passa accanto.
Il rischio c’è, è verissimo! E va combattuto.
Io, nel mio piccolo, ci provo. Se ci riuscirò pienamente non lo so.
Ma ci provo: ho creato un buon rapporto con i colleghi cubani.
Questa sera poi sono stato a cena a casa di una famiglia cubana, con cui sono entrato in contatto grazie alla mia amica Cecia (ps: sei un angelo!). Sono stato molto bene con loro, si sono dimostrate persone gentilissime, è stato come essere a casa propria.
Ovvio: io, come qualsiasi altro europeo, vivo Cuba da privilegiato. Vivo in albergo, nel quartiere borghese e benestante della città, tra consolati, ambasciate e ville dei ricchi cubani (ho scoperto qui sul posto che anche nel socialismo cubano esistono i ricchi…).
Ho in tasca la moneta forte del luogo, mi sposto in taxi. Se e quando voglio entro in un ristorante e mangio ciò che mi pare. Per tutta questa serie di motivi la mia sarà sempre un visione parziale della realtà del posto. Ma non è mai stata mia intenzione scrivere su queste pagine per mostrare al mondo cosa è veramente Cuba! Forse non lo sa bene neanche chi ci vive da tanto.
Non ho mai avuto la presunzione di volerlo descrivere io.
Scrivo su queste pagine per condividere con i miei amici, e con chi avrà la voglia di “leggermi”, la mia esperienza. Tutto qui. Banale se volete, ma semplicissimo.
Mi sa che pure questa volta ho esagerato con la lunghezza!
Prometto che cercherò di essere sempre più sintetico!
Ho tante cose da raccontarvi, me le tengo per le prossime occasioni!
PS: ma lo sguardo da ebete della caricatura lo “tengo” veramente??? … :-)