24.1.07

Sospesi sull'oceano...


C’è una strada persa nell’oceano che collega la Isla Grande a una piccola isola verde, selvaggia, a mio modo di vedere incredibilmente affascinante: Cayo Santa Maria.Il week-end appena trascorso ho deciso di percorrere questa strada sospesa che attraversa il mare.Come era prevedibile per uscire da L’Havana sono riuscito a compiere un percorso differente rispetto alle altre partenze… A questo punto cercherò di mantenere il record: ogni volta farò una strada nuova!L’Havana-Santa Clara in autostrada, 270 km tra palme, vegetazione e il nulla più assoluto. L’auto ha bevuto gasolina come non mai e abbiamo rischiato per un attimo di rimanere a secco. Per fortuna abbiamo trovato l’aiuto di alcuni cubani per trovare un benzinaio disperso uscendo per un attimo dall’autostrada.Autostrada: ma perché poi continuo a chiamarla cosi??L’ “Autopista Nacional” è al massimo una provinciale a 4 corsie, dove si fanno degli incontri incredibili: venditori di cipolle, platani, frutta, verdure, che espongono la loro merce lungo la corsia di sorpasso (si, avete capito bene, neanche sulla corsia di emergenza, ma su quella di sorpasso!!).Intere comunità di autostoppisti raccolti sotto i ponti in attesa di un passaggio verso la loro meta.Bimbi in bicicletta che attraversano come se fossero al parco-giochi… e poi carri bestiame, sidecar scassati, cavalli… non si può in effetti raccontare; da vedere per crederci!A pochi chilometri da Caibarien, nella provincia di Villa Clara, inizia una strada persa nell’oceano che conduce a Cayo Santa Maria.Si tratta di 50 km di strada davvero particolare: si percorre infatti circondati a tutto tondo dal mare! Dopo aver percorso i primi chilometri ci si ritrova in una scenario inconsueto: mare a destra… mare a sinistra… nessun riferimento. Solo la strada sospesa sull’oceano.Ho provato a fare delle foto che rendessero l’atmosfera: ma è ovviamente impossibile.45 ponti consentono lo scorrimento delle acque e della fauna marina.La strada si poggia in pratica su una sequenza di piccoli isolotti, che alternati a ponti e lingue di terra costruite appositamente, fa raggiungere Cayo Santa Maria in auto: un prodigio anche dal punto di vista ingegneristico.L’isola ha in se tutti i sogni dei tropici: mare cristallino, barriera corallina, atmosfera selvaggia.Come mia abitudine non ho prenotato assolutamente nulla.Arrivato sul posto sono prima andato alla scoperta dei resort di lusso … come mi aspettavo mi è venuto solo da sorridere.Costo di una camera per una notte per tre persone: 320 dollari!... Struttura tipica da villaggio turistico: tutto lindo e fintamente allegro… si sentiva nell’area la classica atmosfera da disney-world… Sapendo già che non mi sarei mai fermato, ho comunque chiesto alla reception di visionare la camera e la struttura. Mi hanno fatto salire su una tipica macchina da campo da golf per fare un bel tour nel mondo fatato e di plastica del resort… campi da tennis, palestra, acqua-gym, ristorante italiano, ristorante di lusso, discoteca… e poi il cuore della struttura con la sua immensa piscina…Tutte queste cose e neanche l’indizio dell’accesso sulla spiaggia… che infatti non era disponibile.Ora consentitemi una riflessione: ma per quale diavolo di motivo uno dovrebbe venire su un isola selvaggia per farsi il bagno in piscina????????????E invece la piscina era piena di europei e americani soddisfatti della loro scelta…Sarà anche vero che il mondo è bello perché è vario, ma a volte rimango davvero senza parole.Stà di fatto che abbiamo trovato una sistemazione spettacolare in una struttura particolare e suggestiva. Con soli 30 dollari a testa abbiamo affittato una “cabana” a pochi metri dalla spiaggia, all’interno di una struttura incastonata nella vegetazione lussureggiante.Le “cabane” dominano il mare da una scogliera, il bar e il ristorante della struttura si affacciano sull’oceano, e a pochi passi si trova una fantastica spiaggia a mezzaluna bianca...
Insomma i tropici allo stato puro. Nella foto mia sorella Valeria di fronte al mare dell'isola. Il tuffo in mare è stato fantastico e ha ripagato pienamente tutta la fatica del viaggio!Lungo di ritorno verso L’Havana ci siamo fermati al mausoleo del Che a Santa Clara per un visita.
Ma il Che merita uno spazio tutto suo, una riflessione personale ed intensa su cosa rappresentano ancora le sue idee per questa terra e per tutto il Sud America a circa 40 anni dalla sua scomparsa…

22.1.07

Incontrarsi...

Cayo Santa Maria valeva in effetti la pena di essere visitata!
Presto le dedicherò il post che merita!
Lo spazio di oggi lo dedico invece agli incontri.
Gli incontri che facciamo nelle nostre vite.
Casuali a volte…
O cercati con tanta energia, perché ne abbiamo bisogno, non ne possiamo fare a meno...
Quel che so è che un paese, un luogo, un qualsiasi posto del mondo può essere anche incredibilmente affascinante…
Ma a farcelo amare, amare davvero, sono soprattutto le persone che incontriamo lungo la strada.
La foto di oggi raccoglie in una sola immagine i principali amici cubani di questa grande avventura.
Si tratta di ragazze e ragazzi speciali: allegri, pieni di voglia di vivere, con tanti sogni da realizzare.
Il mio pensiero di oggi va a loro: che possano avere sempre la folle energia con cui mi hanno accolto qui a Cuba!
Ho lasciato in Italia il mio stato sociale, il Grande Raccordo Anulare e soprattutto tanti futili pensieri!
Qui per loro solo semplicemente un ”amigo italiano” :-)
Ed è bello essere semplicemente questo e nient’altro.
Venerdi sera, seduti sul barcone che si affaccia sulla baia de L’Havana, abbiamo passato una bella serata! Grazie al vino italiano e ad un po’ di orange-vodka abbiamo dato spettacolo!
Ho dato prova delle mie doti canore, e mentre si avvicinava l’ora del “cannonazo” delle 21.00 abbiamo dato vita ad una splendente versione de “L’Italiano” di Toto Cutugno…
Avete presente, vero? “Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano…”.
Lo so: molto nazional popolare; ma con la vodka in corpo provate voi a cantare De Andrè! :-)
Cantata in perfetto italiano anche dagli amici cubani.
Prestazione da veri cantastorie :-))))
Ho una promessa da mantenere prima dei saluti! Ho una notizia curiosa da fornirvi: quando ho aperto questo blog l’ho pensato soprattutto per mantenere i contatti con i miei amici italiani.
Il blog si è poi piacevolmente trasformato in un mezzo di contatto con tante altre persone.
La prima curiosità è che la scorsa settimana ho avuto modo di incontrare due persone conosciute in questo spazio virtuale: Marco Cubanite e Elio Bonomi. Sono stati due incontri piacevoli con persone davvero interessanti. Spero di poterli incontrare di nuovo per passare insieme un po’ di tempo.
L’incontro però più particolare è avvenuto con Rai Interntational…
Ho avuto modo di mandare una comunicazione tempo fa per segnalare la settimana della cultura italiana qui a Cuba alla trasmissione “Sportello Italia”, che va in onda in tutti i paesi non europei attraverso il satellite.
Gli autori della trasmissione hanno trovato interessante la mia esperienza di vita a Cuba e hanno voluto una mia partecipazione, dedicandomi un piccolo spazio in una puntata del programma.
Questa settimana (non so quale giorno!) andrà in onda la puntata dove ci sono anche io. Chi si trova fuori dall’Europa potrà vederla in TV. Chi è invece in Europa potrà scaricare la puntata quando vuole sul sito http://www.international.rai.it/sportelloitalia/index.php
Uno dei protagonisti del mio intervento è ovviamente questo blog, che è stato prontamente mostrato in trasmissione. Sarà forse un modo per portare da queste parti altri navigatori, e per fare altri piacevoli incontri…
Hasta al luego companeros!

19.1.07

Lasciare L'Havana...

E' venerdi pomeriggio.
E si avvicina a grandi falcate il fine settimana.
Sono arrivati qui a Cuba Vale e Vincenzo,
ovvero mia sorella e quel folle martire che ha deciso di andarci a convivere ... :-)
Stasera si va in centro con loro e con il gruppo dei miei amici cubani.
Oggi sono vittima (come spesso mi accade...) della tecnologia!
Avrei voluto pubblicare una bella foto con tutta la compagnia di amici del mio ufficio cubano.
Ma il mio PC fà un pò le bizze e dovrò pubblicarla appena posso.
Questa settimana (udite, udite!!) mi è toccato anche lavorare piuttosto seriamente.
Ma questo week-end provo a liberare mente e cervello partendo per Cajo Santa Maria.
Spero di trovare bel tempo e i paesaggi che mi hanno descritto...
Del resto la filosofia, almeno per quanto mi riguarda, rimane sempre la stessa:
non è cosi importante dove si va... l'importante è partire!!
Domani affronteremo il quiz preferito da tutti i turisti che decidono di affittare un auto a L'Havana: ma come diavolo si esce da questa città!!!???
Le tre volte che ho dovuto affrontare la prova ho preso tre strade differenti dopo aver perso decine e decine di minuti a chiedere per strada!
Senza indicazioni si fà una fatica immonda a uscire dalla capitale.
E' altamente probabile che domani riuscirò a fare una strada ancora differente...
Lasciare L'Havana è insomma un'impresa titanica!
Ma la fatica vale la pena di essere compiuta... Lasciando infatti L'Havana alle spalle si apre l'altra faccia di Cuba. E non vedo l'ora di riassaporarla da vicino...
Hasta al luego companeros!
Ci si rivede presto da queste parti...
E non mancate di fare una visita Lunedi: ho una notizia curiosa da fornire a tutti voi! ...

16.1.07

Nunca dejemos de beber

La copertina di oggi va a Stefano, il mio amico in foto.
Insieme alla sua ragazza Stefania sono passati a trovarmi qui sull’Isla Grande nel Dicembre scorso.
Proprio oggi Stefano ha abbandonato il suo ufficio romano, che si trovava a qualche metro dal mio. Si è buttato in una nuova avventura lavorativa.
Caro Stefano, tanti auguri per il tuo nuovo lavoro!
Le raccomandazioni in questi casi sono le solite… ovvero:

1) Non farti fregare troppo dal tuo capo: lavorare non vuol dire fare alla perfezione tutte le stupidate che chiedono i boss!
2) Se ti rendi conto che il 90% del tuo lavoro è completamente inutile, assolutamente privo di qualsiasi senso compiuto non buttarti giù… sei comunque ben al di sotto della media di mamma Telecom!!!
3) Se ti trovi ad una di quelle riunioni pallosissime con tutti super-arrivisti che non mollano un secondo a scrivere non si sa bene cosa sui loro PC, non farti scrupoli: mandami un sms che ti soccorro io… ti chiamerò e potrai fingere che sono un cliente sud-coreano che ti sta contattando per comunicarti un problema gravissimo che rischia di far perdere all’azienda un fantastilione di dollari… cosi te ne esci dalla riunione e ti spari una birra al bar aziendale alla faccia loro.
4) Se ti rendi conto che il capo del capo del tuo capo ha il quoziente intellettivo paragonabile a quello di Lapo Ellkan (quindi di un fagiano morto da almeno 2 giorni…), non te ne far troppa cura. E’ assolutamente normale: lavori in Italia…. NB: la specificazione dei due giorni di morte del fagiano non è casuale; esperimenti scientifici hanno dimostrato che un fagiano morto da 36 ore se la batte ancora alla pari con Lapo…
5) Se conosci delle colleghe belle, simpatiche, intelligenti, solari, piene di vita, assolutamente poco problematiche… avvertimi immediatamente! Avresti infatti avvistato gli ultimi rarissimi esemplari viventi! Manderei di corsa un curriculum anche io richiedendo l’assunzione immediata anche a 10 euro al mese!!
6) Se un giorno ti avvisano che c’è la possibilità di andare a lavorare a Cuba non sbottargli subito a ridere in faccia indicandoli come se ti stessero prendendo in giro… può essere che ti ci vogliono mandare per davvero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Vabbè, un po’ delle mie stupidate le ho dette.
I visitatori di questo blog hanno conosciuto soprattutto il mio lato riflessivo.
Ma ogni tanto un po’ di sano “cazzeggio” è liberatorio :-)
Stammi bene Ste! Più bene che puoi. Ci si rivede di sicuro al ritorno, cosi mi racconti come và la nuova esperienza. E dai un abbraccio grande da parte mia anche a Stefania: spero vi siete trovati bene nella vostra visita cubana.
Anche io forse ben presto potrei cambiare lavoro; speriamo le cose girino nel modo giusto.
E se cosi non sarà, ce ne faremo una ragione… finchè sarò a Cuba ci penserò in effetti molto poco.
Come buon augurio vale la pena ripescare un pensiero di Neruda, che ho utilizzato per fare gli auguri di buon anno ai miei amici:

“Sembremos la llanura antes de arar la loma…
Bebamos.
Nunca dejemos de beber...”

“Seminiamo la pianura prima di arare il colle...
Beviamo.
Non cessiamo mai di bere…”

Prima di arrivare ad arare il colle seminiamo la pianura del nostro tempo…
viviamo il presente al meglio, godiamo di ciò che abbiamo adesso, ora, in quest’istante.
E speriamo sempre di avere sete grandiosa per bere dalle sorgenti che il destino ci regala…
Lo so, è un pensiero forse effimero, leggero, poco “maturo”…
Ma rimane a mio parere verissimo! …

11.1.07

Un ridicolo pensiero

Eccoci di nuovo qui, a scrivere di Cuba,
dell’alba nella foto,
delle cose che mi passano in testa,
e anche di quelle cose che in testa non fanno in tempo a fermarsi…
Spero di trovarvi tutti energici e pronti a iniziare al meglio l’anno che è appena iniziato.
Da domenica sono di nuovo a L’Havana, e l’ho trovata accogliente e solare come la desideravo.
Ho ritrovato con piacere anche i miei amici cubani, ed ho scoperto anche che qui a Cuba sembra non succedere mai nulla… e invece succede tutto in fretta!
Lunedì mattina ho attraversato il quartiere dove risiedo ed ho comprato un bel pò di cioccolata: avevo il desiderio di addolcire la mattinata ai miei colleghi come segno di buon auspicio per l’anno nuovo, approfittando cosi per oziare un po’ visto il mio ritorno; entro quindi sparato nel “mio” ufficio… e lo trovo completamente vuoto!!
Avevo il timore di essere entrato in una strana puntata de “I confini della realta’” … fortunatamente passava di li casualmente una ragazza che mi ha avvisato della semplice spiegazione: sono mancato solo 15 giorni, ma sono stati sufficienti per eseguire il trasloco completo dell’ufficio in un altro edificio!
Come un bravo scolaro al primo giorno di scuola ho cercato e trovato la mia nuova “aula”… pardon! Il mio nuovo ufficio.
Ho cosi riabbracciato i miei amici cubani, sorridenti e compagnoni come al solito. La cioccolata è finita prestissimo.
Non so spiegarmi ancora bene il perché, ma i cubani che ho conosciuto sino ad ora sono tutti golosissimi di dolci.
Voi direte: beh, che c’è di strano! A chi non piacciono i dolci? … Vero.
Ma qui a Cuba, entrando ad esempio nella gelateria principale de L’Havana (Coppelia) ho visto scene dell’altroquando! …
Alcuni miei amici hanno ordinato 2 coppe giganti di gelato al cioccolato a testa!
In effetti la dieta cubana è un po’ povera… si vede che tentano di recuperare con quantità gigantesche di dolci.
A 3 giorni dal mio arrivo mi trovo ancora a combattere con il fuso orario, ma fortunatamente il viaggio è stato comodo e in orario al contrario della mia prima traversata dell’oceano e spero di aver recuperato al meglio per il week-end in arrivo.

Perché l’alba nella foto?
Perché è iniziato da pochi giorni un anno nuovo.
E ogni inizio merita un pensiero e un buon auspicio.
Il buon auspicio è rappresentato dal sole che si alza nella foto…

Come spesso accade il pensiero che invece mi ronza in testa non c’entra nulla con tutto il resto… o forse c’entra tantissimo… e in fondo chi se ne frega se c'entra oppure no :-)
Elisa e Ligabue hanno inciso da poco una bellissima canzone, che ho portato con me qui a Cuba…
Alcune parole per rifletterci un po’:

“C'è un principio di allegria
Fra gli ostacoli del cuore
Che mi voglio meritare
Anche mentre guardo il mare
Mentre lascio naufragare
Un ridicolo pensiero
Quante cose che non sai di me
Quante cose che non puoi sapere
Quante cose da portare nel viaggio insieme…”

Dedicato a chi ha dovuto affrontare nella vita gli ostacoli del cuore…
dedicato a chi ama come me guardare il mare, anche solo per fare un ridicolo pensiero…
dedicato a chi ama viaggiare con i piedi, la testa, o solo con la fantasia…
Quante cose che non sanno gli altri di noi? Tantissime!
Perché a volte abbiamo paura ad aprirci
o infondo pensiamo un pò egoisticamente che nessuno possa conoscerci davvero...
E invece vale sempre la pena di raccontarsi un po’.
Almeno un poco...
Per conoscersi, conoscere gli altri, mettersi in gioco insomma…
e scoprire cosi quante cose possiamo portare nel viaggio che facciamo insieme…

Buon viaggio per questo nuovo anno a tutti voi dalle coste dell’Isla Grande…
Hasta al luego.
Yo.