2.12.06

Sospesi...


E’ arrivato il giorno della festa. 2 Dicembre.
Una festa particolare oggi a Cuba.
O quantomeno doveva esserlo..
Il 2 Dicembre del 1956 Fidel Castro, insieme a Che Guevara e altri 80 uomini, sbarcavano sulla costa a Est di Cuba.
Iniziava cosi la fine del governo di Batista. Iniziava cosi la rivoluzione socialista di Castro.
Sbarcarono a Est perché da sempre, qui a Cuba, i venti rivoluzionari nascono ad oriente…
perché ad oriente c’è la Sierra Maestra che nasconde le ombre agli occhi di chi cerca.
Mentre scrivo già so che probabilmente questo post creerà polemiche e commenti di vario tipo.
Provo però subito a chiarire un aspetto: le mie riflessioni non vogliono essere schierate politicamente. Voglio solo raccontarvi le mie riflessioni su questa giornata speciale per Cuba.
Cosa penso io della storia rivoluzionaria di Cuba? Non mi tiro indietro e dico la mia: la rivoluzione di Castro contro il governo fantoccio di Batista e contro l’egemonia USA aveva mille ragioni per essere combattuta. Il popolo cubano meritava di avere uno stato indipendente!
Poi l’egocentrismo e il centralismo di Fidel ha piano piano portato Cuba su delle linee e dei comportamenti che non condivido affatto.
A fine luglio doveva svolgersi in questo paese un’altra festa: la festa per gli 80 anni di Castro.
Fidel era però in ospedale, alle prese con un male di cui non si conoscono ancora i dettagli.
La festa era stata spostata ad oggi, in concomitanza con i 50 anni dalla creazione delle Forze Armate Rivoluzionarie.
Allo scoccare della mezzanotte (un paio di ore fa…) nel cielo di L’Havana sono esplosi i fuochi d’artificio per dare inizio alla giornata di festa.
Ma il festeggiato, a quanto pare, non ci sarà.
Pochi giorni fa sono stato a visitare la Piazza della Rivoluzione.
Era un pomeriggio grigio. La piazza era semivuota.
Solo alcuni lavoratori svogliati intenti a preparare la piazza per la parata di oggi.
La grande faccia del Che a dominare la piazza… “Hasta la victoria siempre”…
Chissa a quale vittoria pensava il Che. Forse pensava ad un mondo come lo hanno idealizzato molti altri giovani negli anni ’60, nelle proteste del ’68 ad esempio.
Un mondo che però non è mai arrivato.
Alcuni lavoratori stavano montando un cartello che recitava più o meno cosi: “Questo paese è militarmente invincibile”… per alcuni versi quasi ironico…
Questo paese ha molti pregi, soprattutto nello spirito della gente.
Questo paese ha però anche molti difetti, soprattutto nella mancanza di un reale confronto di opinioni.
Una cosa però è sicura: questo paese non è militarmente invincibile!
Sospesi...
Sospesi tra il mito della rivoluzione, e il semi-capitalismo di oggi…
Sospesi tra la festa e l’assenza del festeggiato…
Sospesi nel tempo, tra gli anni ’50 e il terzo millennio…
Sarà stato per il tempo grigio, o per il senso di vuoto, ma la Piazza della Rivoluzione mi ha lasciato un senso di malinconia.
Ho lasciato alle spalle la piazza e ho cominciato con amici a passeggiare lungo il Passeo (una delle vie principali del Vedado, il quartiere dove si trova la piazza), direzione Malecon (cioè verso il mare).
Il senso di “straneamento” è aumentato: lungo tutta la via, già da domenica scorsa (!!!) sono in attesa dell’evento decine e decine di carri armati!
La via è bloccata, i militari annoiati sono intenti a ridipingere carri non usati oramai da chissà quanto tempo. La scena è stata davvero stranissima: eravamo in 4 circondati da decine di carri armati e centinaia di soldati…
Poi uno dei miei amici provato a tirare fuori la macchina fotografica dalla tasca…
E subito si sono precipitati i militari per impedirci di fotografare!
Per un momento siamo stati scambiati per potenziali spie nemiche…
Io non so che cosa è Cuba oggi.
Penso però sia sospesa in un limbo.
Per sopravvivere economicamente il governo ha accettato di scendere a compromesso con le leggi del capitalismo: turismo, qualche iniziativa privata, investimenti esteri.
Si cerca allo stesso tempo di far sopravvivere i miti della rivoluzione.
I cubani che frequento in ufficio parlano piuttosto liberamente delle loro opinioni, ascoltano musica di tutti i tipi, vedono i film che vediamo anche noi, entrano in ufficio con i lettori mp3 al collo…
Le nuove generazioni stanno man mano sperimentando un’allentamento delle regole fin troppo ferree dello stato comunista.
Qui a Cuba sembra possibile tutto e il contrario di tutto: che da un giorno all’altro si possa avere una svolta verso un modello differente di stato, o che la popolazione si possa ricompattare intorno al mito della rivoluzione…
Sospesa è la Cuba di oggi…
come sospesi nel giorno di festa sembrano anche i suoi abitanti…

28 Comments:

Anonymous Anonimo said...

"io non ci sto!"
c'è un limite a tutto!!!
...ecco che alla fine,
dopo poche settimane, siamo
arrivati al "post politicizzato":
"io non ci sto!"
su tutti i blog c'è la regola
non scritta di non parlare di religione tantomeno di politica
come in un antico circolo
della caccia alla volpe...
si puo' passare all'estrema
caccia alle streghe senza saperlo!
:-)))
...sai come la penso personalmente:
mi hanno legato la mano sinistra
fin da piccolo e quindi è facile
capire il mio credo...
viva il Papa RE!!!
:-)))
naturalmente queste righe
(per chi non l'avesse capito)
non sono uno sfogo
né una critica,
ma una semplice presa in giro
a chi non comprende
il viaggio che Marco
sta percorrendo in questo momento
della sua vita...
ergo, BUONA VACANZA!!!

10:29 AM  
Anonymous Anonimo said...

Speriamo bene!!senza offendere i communisti e quelli che sono d'accordo con la dittatura di Castro,spero di cuore che ci sia una svolta...ma sui telegiornali cubani nn dicono nulla di Fidel?io ogni volta che chiamo la mia famiglia mi viene da chiedergli solo che via telf nn voglio...qualcuno sa qualcosa?sta morendo o pure no?

10:52 AM  
Anonymous Anonimo said...

debbo dire che ti sei attirato con la tua analisi le ire di molti.condivido le tue affermazioni in particolare quello di tutto ed il contrario di tutto. mi sà che ti prenderari molti insulti, la solita legge . o con me o sei un nemico.comunque per quel poco che vale hai la mia approvazione nella tua analisi.

11:23 AM  
Anonymous Anonimo said...

Forse è vero sospesi e attaccati ad un ideale senza tempo, sospesi in un continente che fino a poco tempo fa ha isolato Cuba perchè il grande fratello del Nord, così comandava, protetti da un'ideologia e da un mito che li ha salvati sicuramente non da un'invasione armata (che pure c'è stata) ma da tanti più o meno plateali tentativi di destabilizzazione. Non credo che Cuba sia giunta fino a questo momento contro la volontà del suo popolo, sicuramente gran parte dell'America Latina sta rivalutando la sua rivoluzione ed il suo impegno per una nuova identità latinoamericana e questo fa ben sperare per il futuro. Come sempre trasmetti belle sensazioni.
Cari saluti.

11:57 AM  
Blogger Angelo di Anzio said...

Rientro oggi a commentare il tuo blog, caro Marco, dopo diverso tempo. Partiamo dal limbo: il futuro di Cuba, molto probabilmente potrebbe essere di stampo cinese. Economia di mercato aperta e allo stesso tempo rigido monopolio del potere da parte degli eredi di quello che è stato il partito comunista cubano. Questo è almeno quello che è nei piani del fratello di Castro, Raul.Una soluzione che soddisferà sia i "nostalgici" ( tra cui molti italiani) sia coloro che vogliono sfruttare le potenzialità del mercato cubano.E' una soluzione, che sarà transitoria almeno nei primi tempi dopo il passaggio finale del leader amico della Francia e di Cossutta. Dopo,si vedrà. Gli Usa,aspetteranno il 2009 per capire che cosa fare, sempre a meno che nell'isola non scoppi una emergenza umanitaria. Se ci sarà una situazione del genere,sicuramente l'isola dovrà aprirsi presto.Spero che ci sia un Gorbaciov cubano che sappia gestire la transizione e che poi sappia chiedere scusa per le morti di quei poveri concittadini che hanno pagato la "colpa" di voler scappare dall'isola con un colpo in petto."Che"Guevara,non era, per sua stessa ammissione, un uomo adatto alla "normalità" di un governo,ma cercava, anche molto consapevolmente, la sua "martirizzazione". Ministro della Cultura a Cuba, chiese personalmente a Castro di esserne esonerato per ritornare a fare querriglia.Lui sognava una rivoluzione permanente, ma forse non sapeva gestire ciò che si cela dopo la fase distruttiva di una rivoluzione. Batista è stato sicuramente un dittatore. La sua dittatura non è stata certamente targata Kennedy, visto che Batista è stato dittatore negli anni '50 e ha abbandonato il potere nel 1959, mentre Kennedy, si è insediato presidente nel gennaio 1961.Se devo trovare un eroe comunista degli anni '60 ne trovo uno. Alexander Dubcek, leader del partito cecoslovacco che nel 1968 provò a fare il socialismo dal volto umano a Praga. Purtroppo i carri armati sovietici hanno soffocato un sogno allora. Ciao Marco.

1:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

Chiunque si -arroga- il diritto di -filtrare-i commenti in -solitario-e senza trasparenza - di fatto -censura-Ancora piu' grave quando cio' viene applicato da chi si auto-definisce -scrittore-.La tua scelta non potra' mai trovare giustificazioni-piu' che uno scrittore sei diventato un -CONTROLLORE-.

3:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Bella foto-speriamo che il Che' Guevara possa -passarti un po' di senso della -rivoluzione- che e' innanzi tutto -ideologia senza CENSURA.Prova ad immaginare il CHE'-a cui -CANCELLANO- i commenti-cosa resterebbe di lui.Solamente cio' che piacerebbe agli USA.

4:14 PM  
Blogger Eliolibre said...

Marco, informaci meglio: oggi Plaza de la Revoluciòn è stracolma di gente, si possono vedere in diretta TV (in alternativa alla ridicola sfilata del Cavaliere e dei suoi amici. In questo momento un'intervistata dice che loro sono esteticamente migliori di quelli di sinistra che vanno in piazza....). Centinaia di migliaia di persone stanno sfilando davanti ai ledar cubani e a quelli di molti Paesi che hanno reso omaggio alla lotta di Cuba per la libertà e l'indipendenza dei popoli ringraziando con forza i cubani per tutto quanto stanno facendo per i più poveri e omaggiandoli per la soliderietà e sopratutto perchè i loro interventi non sono finalizzati a "portare la democrazia" e razziare le ricchzze dei loro paesi. Evo Morales è stato accolto da un'ovazione interminabile.
Quanto alla ricostruzione storica dello stesso Marco e di Angelo, li consiglierei di informarsi meglio. I fatti non sono proprio andati come dite voi che fate una ricostruzione molto approssimativa. E nemmeno la situazione attuale è quella che state dipingendo comettendo l'errore di molti di giudicare con gli occhi dell'europeo "democratico".
Marco dimmi sinceramente se hai la sensazione che un cubano viva più da schiavo rispetto a noi. Se si ha un minimo di obiettività non si può non ammettere che nel nostro paese stiamo vivendo uno dei periodo più bui della nostra storia, milioni di persone sono schiavizzate in maniera insostenibile da uno stile di vita finalizzato solo all'accumulazione di ricchezze che finiscono nelle mani dei soliti noti mentre la stragrande maggioranza della popolazione vive in condizioni disperate. Basta leggere le cronache quotidiane per rendersi conto della drammaticità della situazione.
Quanto alla repressione poliziesca, invito tutti a fare un semplice calcolo e confrontare quanti cittadini sono morti per mano della polizia a Cuba e quanti in Italia. Vi sorprenderete e, spero, comincerete a rendervi conto di quanto siamo vittima dei luoghi comuni propagandati ad arte dai mezzi di informazione totalmente al servizio dei grandi capitali. E magari comincerete a porvi qualche dubbio sul concetto di libertà ed a fare un confronto fra libertà formali e libertà reali.
Un invito anche a non fare frettolose previsioni sul futuro di Cuba ed a non sottovalutere il grande potenziale culturale dei cubani che è una grande conquista della rivoluzione e che sarà determinante nel disegnare il futuro dell'Isola. A Cuba ci sono tutte le risorse e le personalità di alto spessore che sapranno fare le scelte più convenienti per quel popolo che è in grado, come pochi, di essere protagonista della propria storia e non ha assolutamente bisogno di "consigli" più o meno interessati o ideologicamente orientati. Come dice Marco, i cubani, contrariamente a quanto si vuol far credere con un altro luogo comune, discutono molto di politica e dei loro problemi e troveranno le soluzioni che riterranno più idonee alla loro scala di valori, che sono un po' diversi dai nostri....
Con questo intervento non intendo aprire una delle solite inutili discussioni tra pro e anti, ma spero solo di essere d'aiuto a chi, come Marco, vuole cercare di capire la realtà cubana ed evitare giudizi facili, superficiali e troppo frettolosi che andrebbero ad ingrossare il fiume di stupidate con cui i media cercano di dipengerci: belli noi, brutti i cubani (come tutti i diversi).
Hasta siempre
PS in questo momento da Piazza San Giovanni si sentono cori di "viva il duce" mentre Cubavision sta mandando in onda un discorso della figlia del Che....

5:04 PM  
Blogger Salserodialbosaggia said...

Premetto che rispetto il tuo punto di vista, ma permettimi di dirti che non sono d' accordo con la tua analisi, cioè sul paese sospeso, per me Cuba non è un paese sospeso, è solo un paese stanco di subire le agressioni di un sistema quello capitalista americano che l'ha stritolata per 48 lunghissimi anni, Castro ha liberato Cuba dalla dittatura Batistiana è ha lottato ad armi impari, almeno negli ultimi 15 anni con il vicino nordamericano.
La rivoluzione Cubana ha trainato anche altri paesi del Sudamerica e mai come ora siamo vicini al primo sogno di Castro e cioè la creazione di un mercato economico comune con tutti i paesi del america latina.
Le scelte effetuate dal presidente Cubano sono sempre state sostenute dal popolo altrimenti Castro non sarebbe durato così a lungo, conquiste importanti come l'alfabetizazione del paese, la riforma agraria, il sistema sanitario, l'istruzione gratuita fino a l'università sono opera sempre di questo grande statista che ha compiuto 80 anni il 13 Agosto scorso, dimostriamo un pò di riconoscenza, sono senz'altro conquiste da perseguire anche nel nostro cosidetto primo mondo, accetto comunque la tua analisi ma permettimi di dissentire, concludendo vorrei anche segnalarti che proprio oggi nel 50 anniversario dello sbarco del Granma (e non come dici tu con l'inizio della rivoluzione e il termine della dittatura di battista avvenuta ben 3 anni dopo)il fratello di Fidel, Raul ha fatto aperture verso la ripresa del dialogo con gli USA, aspettiamo la risposta di Bush ? Quale sarà ? anche questa è una questione sospesa.

VIVA LA REVOLUCION CUBANA
HASTA SIEMPRE
VENCEREMOS

8:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao mio carissimo amico, tutto ok al di là dell'oceano??????
Stai tranquillo non mi sono arrabbiata, sono solo stufa di tutta l'ipocrisia che è presente in questo nostro mondo (forse perchè mi è appartenuta,anche se in modo inconsapevole, per troppo tempo, e tu lo sai!).
Quando torni dobbiamo trovare il tempo per farci una chiaccherata come quelle dei vecchi tempi...sai anche nella mia vita, che può sembrare banale -famiglia-lavoro, lavoro-famiglia- sono accadute cose che mi hanno fatto capire ......
Comunque voglio ribadire il mio affetto nei tuoi confronti, sei quel fratello che non ho mai avuto, ma sopratutto voglio comunicarti un notizione dell'ultim'ora, sei prontoooo?????
E' in arrivo la cicogna per la mitica coppia Laura e Pino!!!!!
E' proprio vero che LUI esiste.
un abbraccio forte a prestissimo, dimenticavo che Alice e Gaia ti mandano un bacino e Andrea che in questo momento è davanti alla tv a vedere LA MAGICA ti manda un fortissimo FORZA ROMA!!!

9:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

Bravi eliolibre e salsero, interventi molto belli, scritti con il cuore, Cuba e' un'isola piccola ma rappresenta un grande punto di riferimento per il mondo intero.
Provo sdegno a scrivere, mentre leggo sotto che devo essere approvato dall'autore, ma Cuba merita un piccolo sacrificio.

9:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Salsero e gli altri che pensano che cuba stia bene cosi come stà!!si veeedeee che nn siete cubani!!vi voglio vedere vivendo a cuba nel periodo grande della fame e ancora xche quelli che nn hanno famiglia negli usa o altri paesi tante volta nn hanno nulla che mangiare,nn credi che una famiglia di 5 persone 2 bambini piccoli,una signora di 73anni e i genirtori dei piccoli abbiano bisogno una volta al mese almeno di un pezzo di carne?nn sai un ca... meglio se stiati zitti tutti quelli che credono che cuba è solo un paradiso.
mirdy

9:31 AM  
Blogger Jerico said...

Primo pensiero a Dona e al suo messaggio stupendo!
Prima di tutto perché è come se stessi aspettando un figlio anche io! Non vedo l'ora di poter abbracciare forte Lalla e Pino! Non vedo l'ora di poter fare un regalo grandioso al loro piccolo. Non vedo l'ora di poter vedere con i miei occhi che è tutto vero!
Ci sono notizie che ti spaccano davvero il cuore a metà.
E ci sono desideri ed emozioni per cui arriveresti a donare un pezzo stesso della tua vita.
Pensare che quella camera vuota potrà finalmente avere un figlio da accudire fà venire il magone anche al trentenne che sono diventato...
E poi è stata davvero bello vederti scrivere la parola fratello pensando a me.
È stato emozionante leggerlo: grazie. Sai bene che sei mia sorella da quando ci siamo conosciuti!
Come parte di me è tutta la tua famigliola. A iniziare dalle tue principesse che hai in casa :-)
Parleremo di tutto ciò che vuoi quando vorrai!
Mentre scrivo sono le 3 della notte cubana.
Stasera, incredibile, ho ballato salsa anche io!
Sotto le stelle di Vinales, ovest di Cuba. Pista all'aperto. Un misto di disco e salsa. Grande energia e sensualità che mi ha addirittura imbarazzato...
A Cuba c'è un espressione del corpo così forte da poter scaldare davvero chiunque.
Non dico oltre perché non saprei da dove cominciare.
Sono oramai nell'ora dell'insonnia e punto a battere tutti i record: secondo me nessuno arriverà a leggere tutto questo commento!
Argomento politica:
vado subito al dunque:
a mio parere il primo problema del mondo è, senza alcun dubbio, la prepotenza degli Usa.
Mi sento antiamericano, oserei dire oltranzista. Non mi vergogno a dirlo: perché non mi riconosco per nulla con il modello da loro proposto.
I miei amici ne sono testimoni: non perdo occasione per fare battute sugli Usa e sul loro ruolo di "esportatori di democrazia", che porta a risultati disastrosi come quello dell'Iraq.
Esportare la democrazia con le bombe è come provare a pregare bestemmiando!
In una sua bella canzone daniele silvestri urla: "il mio nemico non ha divisa, ama le armi ma non le usa, nella fondina tiene le carte visa, e quando uccide non chiede scusa"...
Ha detto tutto già lui in pochi versi!
È una canzone che sento mia: sottoscrivo infinite volte. Nell'ultimo post ho parlato di malinconia. Una malinconia legata ad un modello, quello dell'inizio della rivoluzione cubana, che mi appartiene più di quanto pensate. Il discorso di 5 ore della difesa del trentenne Castro al suo arresto prima della rivoluzione è in tal senso una testimonianza esemplare.
Però bisogna essere onesti anche quando si analizza la storia di Cuba. Un solo giornale a fare informazione. Referendum o elezioni vinte con il 99% di consensi. Un solo uomo nelle mani del quale è concentrato il potere da 40 anni, senza una reale alternanza.
Ad un certo punto la rivoluzione socialista ha preso, per autodifesa, una via che non condivido. Molti i risultati buoni, per carità. Molte purtroppo anche le ombre. E lo dico con rammarico sentito, credetemi!
Questo almeno sembra a me, che come dicono elio ed altri non ho una conoscenza approfondita dell'argomento. E sicuramente vedo in parte le cose con l'occhio occidentale: critica opportuna.
Molto belle le riflessioni di elio, annalisa e salsero.
Giuste, con critiche che mi hanno fatto riflettere.
E analisi che in parte condivido.
Soprattutto quelle di Elio sul nostro triste modello di società: avere, avere, avere... Per essere poi che cosa? Oggi a Vinares ho parlato a lungo con un campesino: ed è stata una bellissima esperienza dell'essere: altro che "Affari tuoi" o la demenza che occupa da vero regime la tv italiana!
Quello che è accaduto in Ecuador (la vittoria della sinistra del popolo) ha fatto ad esempio gioire anche me.
Anche io vorrei un Sud-America unito nel segno di una sinistra riformatrice che possa battere il pugno sul tavolo del mondo per difendere i propri diritti. Ma il fine non giustifica i mezzi. E Cuba in parte ha utilizzato mezzi che non condivido
Quello che vedo ogni giorno aumenta la confusione: stasera ad esempio due lesbiche in pista a ballare e a baciarsi per ore, senza alcun problema.
In Italia si fa una fiction sull'omosessualità, e si spalancano critiche e sottolineature cattoliche che hanno fatto venire il voltastomaco anche a me che mi sento cattolico!
Libertà reali e virtuali: ha ragione Elio. È da chiedersi qual'è il grado di libertà che c'è in ogni dove, non solo a Cuba.

2:17 PM  
Blogger Salserodialbosaggia said...

Caro Marco, ho letto la tua risposta postata in orari impossibili, ma a Cuba ti direi che è una cosa normale rimanere alzati anche fino all'alba, specialmente se si vive in case cubane dove il frastuono è continuo , stero a palla fino alle 4 della mattina, il gallo che canta in cortile, i vicini che si scambiano efusioni un pò troppo rumorose, ecc ecc....Io so cosa vuole dire, quando vado laggiù vivo con loro nelle loro case alla cubana, facendo la spesa nei bodegon, e calandomi nella loro realtà per quel poco che mi fermo, posso capire le reazioni di mirdy, ma vorrei ricordargli che non è con l'esilio nei paesi come il nostro che si ottiene la felicità che pensa di aver trovato qua, a volte molti Cubani se ne stanno con le mani in mano e non partecipano alla ripresa del loro paese, si è vero che nel periodo speciale la vita era diventata durissima senza niente da mangiare e con pochi prodotti disponibili nei negozi, ora Cuba si stà rialzando nei negozi puoi trovare molti generi alimentari a prezzi anche accessibili.
Ma questa è un altra storia, vorrei poi segnalarti Marco, che è vero che la pluralità nel informazione non c'è, ma non è vero quello che asserisci al riguardo delle elezioni, purtroppo in questo periodo non potrai assistere personalmente al rito, ma ti posso garantire che la percentuale che tu citi è quella del affluenza alle urne, ti informo che il partito unico (PCC) non partecipa alle elezioni e i delegati vengono scelti democraticamente in assemble di quartiere da dove escono i candidati da un minimo di 2 ad un massimo di 8 per circoscrizione, quindi più che il partito si vota la persona, definiti i candidati che non possono effetuare campagna elettorale, l'unico modo di farsi conoscere è la nota biografica appesa nei principali negozi del quartiere.
Si procede all'elezioni, gli eletti formeranno il parlamento, e solo qui questi sceglieranno il capo di stato e i relativi Ministri.
Ne consegue che Fidel prima di diventare Capo di Stato deve farsi eleggere come deputato in un collegio (generalmente si presenta in una circoscrizione a Santiago de Cuba) e successivamente viene indicato come capo dello stato dal assemblea dei delegati.
Scusa se mi sono dilungato tantissimo ma è utile che tu conosca anche i meccanismi che descrivi, se non credi alle mie parole chiedi conferma ai tuoi colleghi Cubani.

Buona giornata

3:05 PM  
Blogger Angelo di Anzio said...

Il concerto di sinistra riformatrice caro Marco, per te, ha un significato che forse per me è diverso. In America Latina, l'unica vera riformatrice di sinistra è la Bachelet, nuova presidente del Cile, leader socialista del partito che fu di Allende, ma che è cosciente che una democrazia del XXI secolo deve essere aperta al mondo e che allo stesso tempo aperta alle sfide del mondo,tra cui anche quella dei mercati.Lo fa la Cina, non lo può fare una democrazia? Allo stesso tempo la Bachelet è stata prigioniera delle prigioni di Pinochet, ha subito le torture della sua polizia speciale.Ma proprio per questo è cosciente che ad una dittatura di destra non va sostituita con una di sinistra.Chavez, Morales sono gli eredi di una tradizione di uomini della provvidenza, in cui Castro è a fianco di uomini di destra ma anche di sinistra del mondo. Anche Mussolini era di sinistra ed era un uomo della provvidenza.Meglio Lula e la Bachelet che Chavez e Morales.Io non mi sento anti-qualcosa,se non contro chi si fa saltare negli autobus, sugli aerei, nelle stazioni, chi sottopone il suo popolo alla asfissia dovuta da mancanza di libertà di pensiero e di espressione.Gli Usa hanno compiuto gravi errori in America Latina e Clinton nel 1999 si è scusato di fronte al parlamento cileno. Ma sono anche la principale risorsa e mercato a cui i paesi del mondo latino americano possono fare riferimento se vogliono crescere veramente. E per crescere veramente bisogna dimostrare che le vere rivoluzioni sono quelle che si fanno accettando che a volte il potere si possa cedere tramite libere elezioni.

3:11 PM  
Blogger Eliolibre said...

Marco, non fare il finto modesto perchè il tuo commento mette in evidenza rara intelligenza e capacità di analisi e sopratutto un grande cuore capace di emozionarsi e di apprezzare i grandi valori dell'esistenza. Cosa questa, purtroppo, sempre più rara.
Ovviamente condivido anche le osservazioni critiche che fai riguardo alla situazione cubana che sai analizzare in maniera efficace, evidenziando le attenuanti delle necessità contingenti che hanno sicuramente condizionato la politica cubana. L'unica cosa che vorrei farti notare è che se è vero che Castro è al potere da tanti anni, è altrettnto vero che a Cuba ci sono tantissimi dirigenti, tra i quali molti giovani, che hanno saputo assumersi grandi responsabilità ed hanno dimostrato innegabili capacità che fanno sperare in un futuro migliore per il Paese. Anche grazie ai cambiamenti in atto in tutto il latinoamerica dove sono sempre di più i Capi di Stato che ritengono Cuba un esempio da seguire per uscire da condizioni drammatiche che condannano centinaia di milioni di persone alla più totale indigenza. La scelta di Cuba di esportare salute, cultura, ecc. sta dando i suoi frutti. E se finalmente si riuscirà a realizzare il sogno di Simon Bolìvar, Josè Martì ed Ernesto Che Guevara di arrivare all'integrazione dei Paesi latini e ad una seconda e definitiva indipendenza che ponga fine a secoli di dominio devastante, il futuro per quei popoli sarà sicuramente il riscatto dalla povertà e dalla sottomissione all'imperialismo criminale.
Non mi dilungo oltre e spero di continuare la discussione davanti ad una buona cerveza in quel dell'Avana.
Hasta luego.

9:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Se il tempo non ha età, dove troviamo la voglia di spenderlo? La storia non comprende chi la legge, ma solo chi la vive..
il pensiero a volte si prende la briga di essere infinito, piuttosto direi che il vissuto è pensiero ed il non pensiero è il non vivere.
Non ci prendiamo sul serio, è meglio per la storia!

11:24 PM  
Anonymous Anonimo said...

scusate OT ma ho un problema magari qualcuno me lo risolve.
telefonavo a cuba sempre con vod in my country.
ora la vod mi dice che è scaduta e non si può rinnovare.
avete idea se ci sono altre promozioni col cell. della vod o con altri gestori da cell.
vi sarei grato di informazioni ed immagino che alcuni di voi hanno lo stesso problema.
grazie e scusate dell'OT

6:14 PM  
Blogger Eliolibre said...

Pescare, hai detto tante banalità con una superficialità che non meriti nemmeno risposta. Se si vuole parlare di qualcosa bisognerebbe farlo con un minimo di cognizioni di causa. Altrimenti io potrei disquisire sui pesci che non volano. E tu potresti andare a pescare con la fionda anzichè con la canna.

8:10 PM  
Anonymous Anonimo said...

A rai mondo:my country andava bene anche a me...scaduta pure 3 giorni fa,infatti ho dovuto chiamare i miei oggi da una CAVINA TELEFONICA..COSTO:85c il minuto...sicuramente nn conveniente come my country ma è l'unico sistema + tranquillo,economico e affidabile,altrimentri in edicola puoi chiedere la EDICARD latina...solo che è una grandissima fregatura...ti dice che con 10 euro parli 15 minuti...la cosa che nn dice però è che è imposibile communicare e che ogni volta che provi a chiamare senza nessuna risposta t mangia 5 minuti...spero ti serva il mio consiglio...io x ora continuo a chiamare dalle cavine...ciao
Mirdy

9:04 PM  
Blogger Jerico said...

Messaggio breve dal mio ufficio.
Lo so bene che quando si parla di politica, religione o argomenti similari ci si "infervora" facilmente. Come promesso cercherò di limitare la moderazione dei messaggi solo ai casi eclatanti di offese personali. Ok alle critiche colorite, però cerchiamo di non spararci troppe parolacce in faccia! Pumario, come hai visto ti ho pubblicato, anche se penso che Elio non dica affatto cose "sbagliate" (tu hai usato un termine un pò più forte...).
Dal prossimo post voglio alleggerire un pò gli argomenti del blog, torniamo un pò allo spirito di scoperta di Cuba...
Week-end bellissimo nell'ovest cubano.
Stasera (cubana) ve ne parlo.
Ciao.

4:39 PM  
Blogger Angelo di Anzio said...

Marco, non mi censurare. Rispondo al signor Eliolibre. Beato il rivoluzionario che non ha bisogno di partiti unici e di vietare le campagne elettorali. Fine.Punto.Basta.Angelo

6:03 PM  
Blogger Eliolibre said...

Non voglio aprire una polemica con il nostro pescatore, sopratutto per rispetto al titolare del blog. Discutere con lui vorrebbe dire abbassare il livello della discussione e nessuno ne trarrebbe beneficio. Voglio solo dire a quel gran maschiaccio che io ho sempre giocato a calcio fin da bambino e che tuttora, malgrado gli anni siano passati, mi dedico al calcio come allenatore delle giovanile e Direttore Sportivo della Società di calcio del mio Comune. Ma non è questo che mi fa sentire maschio.... Per questo avrei tanti altri argomenti....

11:38 PM  
Anonymous Anonimo said...

JERICO.\\VILE! LA CENSURA UCCIDE LA--SCRITTURA--.

1:12 AM  
Blogger Eliolibre said...

Signor Angelo, se ti informassi bene scopriresti che a Cuba si vota più che in Italia. L'unica differenza è che non ci sono partiti, il PCC non partecipa alle elezioni, ma partecipano direttamete i cittadini che intendono candidarsi. Sono elezioni dal basso, i vari delegati eleggono poi i rappresentanti provinciali, che eleggono a loro volta quelli nazionali i quali eleggono il Presidente e gli altri dirigenti. E ti assicuro che nessuno rimpiange i partiti. Già Josè Marti teorizzava la loro eliminazione perchè fonte di corruzzione e ruberie indicibili. Come da noi del resto. Se posso vorrei consigliare a tutti di avvicinarsi alla conoscenza di Cuba senza il condizionamento di luoghi comuni che servono solo a travisare la realtà. E smettiamola di giudicare tutti dall'alto del nostro eurocentrismo nella convinzione che chi non segue la nostra strada sia inevitabilmete antidemocratico. Non siamo noi i detentori della democrazia reale, tutt'altro....
Marco, vedi di non censurare, nel mio intervento precedente non mi sembra di avere scritto niente di censurabile.

1:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

Angelo di Anzio, se non sbaglio ad Anzio sbarcarono gli Americani,ne sarai rimasto eccessivamente affascinato,sino al punto da pensare che a Cuba esiste la non democrazia solo perch'e' gli U.S.A. non riescono a portarla, con i loro METODI.

7:48 PM  
Blogger Angelo di Anzio said...

Caro Marco non mi censurare. Rispondo al Signor Eliolibre, col mio nome e cognome Angelo Pugliese, io non mi nascondo dietro un pseudonimo.Caro Signor Eliolibre Lei si rende conto che anche se il PCC non partecipa direttamente alle elezioni ne è in pratica titolare assoluto? Si chiama partito unico, lo stesso metodo che in Italia negli anni '20 e '30 consentiva al Partito Nazionale Fascista di governare la penisola. Mi permetta di dissentire sul fatto che nessuno rimpiange i partiti. Molti non li hanno conosciuti, perciò non li possono rimpiangere. E per favore, Le chiedo di darmi del Lei, visto che non ho mai avuto il piacere di mangiare insieme alla sua persona una pizza o un supplì, cosa che invece posso dire di avere fatto con Jerico.La sua democrazia reale fa rima con socialismo reale ,quello di Breznev e trova molte similitudini nel sistema politico che ha retto la Spagna di Franco fascista ( le corporazioni). Viva il Cile della Bachelet, complimenti al governo inglese di Blair che ha provato almeno a far processare Pinochet, 6 anni fa, durante una sua permanenza a Londra, arrestandolo su mandato internazionale.

12:47 PM  
Blogger Eliolibre said...

Mi risulta che sui blog si usa dare del tu anche con chi "non ho mai avuto il piacere di mangiare insieme alla sua persona una pizza o un supplì", pertanto non farò eccezione nemmeno con il signor Angelo Pugliese. La tua richiesta mi sembra un atto di arroganza che non è uso per i ferquentatori dei dei blog. Se non vuoi parlare con me puoi benissimo farne a meno ma finchè metterai a disposizione di tutti il tuo pensiero devi accettare che ci sia chi ti contesta. Altrimenti non scrivere sui blog.
Quanto al nascondersi, bada che dietro il mio nome c'è il mio profilo con tanto di nome, cognome ed indirizzo. Quindi non darmi lezioni di correttezza per favore! Quanto invece alle tue idee, sei padrone di pensarla come vuoi, io continuerò a tenermi le mie.
Riguardo a Cuba, se mi permetto di dire la mia è perchè la frequento da oltre trent'anni e ci vivo buona parte dell'anno, ho sull'isola molti parenti e tantissimi amici, parlo quindi con cognizioni di causa anche se non ho mai pensato di essere il detentore della verità. Solo mi preme smontare certi stupidi luoghi comuni messi in giro ad arte dalla nostra "stampa democratica" che stipendia profumatamente dei professionisti della menzogna. Cuba è il paese del quale si sono scritte le più volgari menzogne propagandistiche semplicemente perchè è un piccolo Paese che ha dimostrato di non volersi sottomettere ai voleri di chi intende dominare il mondo e sta vincendo la sua battaglia in quanto sono sempre di più i Capi di Stato dei Paesi del Terzo Mondo che riconoscono nell'esperienza cubana un esempio da seguire per uscire dalle condizioni di estrema miseria in cui sono stati cacciati dal dominio imperialista. Questo è il mio pensiero, che non è frutto di ideologie ma è maturato in tanti anni anni di impegno verso i Paesi del Terzo con lunghi periodo di soggiorno per conoscerne a fondo le problematiche. Tu puoi ovviamente pensarla in maniera diversa ma se intendi farlo dicendomi di darti del Lei e citandomi Franco, Breznev e parlandomi di arresti di Pinochet, che gode tuttora di totale impunità, non posso fare altro che provare un sentimento di pena.

1:12 AM  

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