6.12.06

Donde calienta el Sol!


Week-end in viaggio nell’Ovest di Cuba.
Due giorni bellissimi alla scoperta della provincia dell’Isla Grande.
Lasciando L’Havana alle proprie spalle si compie d’un tratto un viaggio nel tempo che sorprende già dai primi km: lungo la strada (difficile definirla tale in realtà!) tante persone a chiedere un passaggio verso le loro destinazioni.
Ma anche tanti animali, tanta vegetazione, tanti colori differenti da quelli della città.
Assenti quasi completamente le indicazioni stradali, e tra le mani mappe incomplete che non corrispondono al territorio.
Insomma viaggiare in auto per Cuba è davvero un’impresa da esploratori!
In questi casi, il modo migliore per viaggiare, è lasciarsi guidare da chi il territorio lo conosce veramente, ovvero chi lo vive tutti i giorni.
Insieme ai miei due compagni di viaggio (Danilo e Gianluca) abbiamo quindi trasformato spesso la nostra auto in un “taxi del popolo”, dando passaggi alle varie persone incontrate lungo il nostro percorso.
La prima tappa, sabato, è stata la valle di Vinales: campi di tabacco, verde ovunque, paesaggi tipici tropicali, fatti di vegetazione, grandi spazi e relax.
Abbiamo visitato le piantagioni di tabacco grazie alla guida di un contadino locale, con cui ci siamo fermati a bere uno spettacolare “refresco” preparato con il pompelmo e il succo estratto dalla canna da zucchero: buonissimo!
I problemi sono però arrivato la sera: Gianluca aveva dimenticato di portare con se il passaporto.
E a Cuba, soprattutto nelle province sperdute, è difficile ottenere un posto letto in albergo o nelle “case particulares” (case dei locali adibite ad ospitare turisti, una sorta di Bed & Breakfast).
I cubani assegnatari delle case rischiano addirittura 1500 euro di multa e il ritiro a vita della licenza di ospitalità degli stranieri! …
Siamo riusciti a cavarcela trovando una signora molto disponibile.
Devo essere sincero: penso che la signora abbia preferito rischiarsela perché non voleva farsi scappare il guadagno; la sua casa era un pò distante dal centro cittadino di Vinales e l’occasione di ospitare tre turisti era evidentemente molto ghiotta; per tutta la nostra permanenza la padrona di casa è stata molto preoccupata; mi è dispiaciuto aver “approfittato” della sua gentilezza, sapendo quanto lei stava rischiando. L'alternativa era però dormire in auto.
Fortunatamente non è passato alcun controllo…
La sera di Sabato è stato il momento più “sorprendente” del nostro week-end: a Vinales tutti i sabato si svolge una nottata di disco-salsa in un locale all’aperto accanto alla piazza principale.
Siamo entrati e abbiamo iniziato bevendo un po’ di cubate e facendo quattro chiacchiere…
Ben presto però la pista si è riempita di energia coinvolgente e molto, molto sensuale…
Iin pista hanno cominciato a scatenarsi ragazze e ragazzi locali ballando come solo i popoli caraibici sanno fare!
Prima importante riflessione: in Italia troppo spesso la salsa assomiglia molto più ad un esercizio ginnico che ad un ballo...
e guarda come ti faccio stà rueta,
e guarda quante figure conosco,
e guarda come sono fico io e quanto è brava la mia partner…
E che palle! Partono maratone di 12 ore di salsa che rompono davvero le scatole!
In questa esperienza a Vinales invece si alternavano la salsa, la disco, la tribal-house.
E le figure di salsa erano uno strumento usato a volte, non il protagonista del ballo.
In pista tanta sensualità, ma anche ironia, senso del gioco, dell’improvvisazione.
Davvero molto coinvolgente. Nonché anche molto erotico…
Ovvio infatti che la nostra attenzione è andata soprattutto verso le ragazze in pista.
La serata si è surriscaldata molto presto e siamo stati coinvolti in balli dalla carica erotica altissima!
Protagonista assoluto il ballo dell’H …
alla vostra immaginazione lascio il compito di indovinare a cosa corrisponde l’H…
Ovviamente abbiamo ricevuto vari tentativi di “rimorchio” da alcune ragazze del luogo.
Qui però non entro troppo nei dettagli: sono legato con i miei amici ad un vincolo di segretezza a cui abbiamo dato il nome de “Il patto di Vinales”…
Posso solo dire che siamo tornati a casa sulle nostre gambe, un bel po’ allegrotti, intorno alle 3 della notte.
Domenica l’abbiamo invece dedicata al primo vero bagno nell’oceano da quando sono arrivato a Cuba: ci siamo diretti su una strada impossibile verso Cayo Yutias, un isolotto selvaggio con chilometri di spiaggia di sabbia bianca, delimitata da palme, mare opalescente, barriera corallina a pochi centinaia di metri.
Un solo bar e nient’altro (nulla davvero!) in tutta l’isola, collegata alla terra dell’isla grande tramite una “carrettera” circondata dal mare…
Paguri a spasso sul litorale, sole alto… insomma uno spettacolo!!
La foto del post l'ho fatta io stesso sulla spiaggia: sembra una cartolina, vero?
Una riflessione triste però: i cubani non possono accedere su quest’isolotto come in tanti altri luoghi splendidi di Cuba.
E’ come se a noi italiani fosse impedito di sbarcare a Capri o di salire in cima alle Dolomiti.
Una limitazione di libertà del popolo che non trova davvero alcuna giustificazione!
La prima escursione nella Cuba selvaggia è stata davvero una bellissima esperienza.
Spero di poter organizzare presto qualche altra avventura.

18 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Grazie Jerico!!

E' questo che mi aspetto dal tuo blog.

Scritti pieni di colore e passione sul tuo vissuto quotidiano a Cuba.

Luoghi,persone, sensazioni....


gracias


.

3:36 PM  
Anonymous Anonimo said...

P.S. ....
....bella la foto da cartolina!
Sono chismoso,
c'è già una "lei"?

.

3:40 PM  
Anonymous Anonimo said...

Jerico, evita -pruriginose curiosita'- lasciale ai siti che si occupano dei VIP,mantenuti per iniettare -gioie virtuali- al popolo -video-dipendente.

7:52 PM  
Blogger Salserodialbosaggia said...

Ah Ah Ah.......... Siamo già al Patto di ViÑales.

Bricconcelli !!!!!!!!!

9:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

...non famo cazzate, eh!?!?!?
:-)))
"...fatte vede' in faccia???
mica te sarai innamorato, eh!?!?!?
...guarda questo che occhi che c'ha!"

baci&abbracci

11:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

Stupendo Vinales!!cmq se passi a Santa Clara...fammilo sapere!!baci
Mirdy

9:20 AM  
Anonymous Anonimo said...

ciao jerico!! belissima foto non so che dire, anche io mi sono chiesta chi fosse quella signorina ma qyesto me lo dirai quando ci vedremo a Natele.. quando arrivi? non so neanche se avrai voglia di tornare qui dopo questa avventura fantastica in cui immerso.......beato te!! comunque il tuo sito è fantastico, non c'è che dire e il tua descrizione dei 50 anni del regime profonda e malinconica... come sei tu! ti mando 1 bacione dicci quando verrai. Bubba

12:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

IL CENSORE ANCHE SE SCRITTORE E' SEMPRE UN --CONTROLLORE--

4:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

Jerico come vedi basta che si parli di calcio e tutti fuggono, tutti anelano notizie fresche dall'Avana, io vado al solito tema: attenti con la Lazio, se non vincete rischiate di allontanarvi troppo dalla beneamata. Riuscirai a vederti il derby? Onestamente, come pensi finirà? Ciao dal piccolo Sanpei, Eliolibre sei rimasto il solito politicante da bar, datti all'ippica che forse rendi di più.

4:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

ELIOLIBRE e' un "uomo serio" ed un "sempre-giovane conbattente per le liberta'" e' vero si occupa molto di politica internazionale ma con passione e dedizione.Ed ama Cuba come si ama una "bella donna " con pregi e difetti, interpretando l'essenza dell'AMORE : AMARE L'ALTRO COSI COM'E'! hasta siempre,Elio, un gabbiano oggi ha volato vicino a Te!

5:12 PM  
Blogger Eliolibre said...

Pumario, sei il solito provocatore, ma io non mi faccio trascinare nei tuoi discorsi da provos. Ho di meglio da fare che dedicarmi ai tuoi deliri. Adios

12:44 AM  
Blogger Jerico said...

LA CENSURA DOV'E' ANDATA?
DA QUESTE PARTI NON C'E' STATA--
IL RISPETTO E' IN DISCUSSIONE,
NON UN FATTO DI OPINIONE...
CHI OFFESE PESANTI VUOLE USARE,
A "UN CERTO" PAESE SE NE PUO' ANCHE ANDARE...
UN PO PIU' DI FANTASIA,
E CHE DIAMINE, MAMMA MIA!
NON DI CUBA VUOI PARLARE?
NE SENTIMENTI QUI CERCARE?
VUOI SOLTANTO FARTI NOTARE?
UN DUBBIO MI SOVVIENE...
MA NON HAI PROPRIO UN C..ZO DA FARE?????

Come direbbe il POLI: un pò di sana ironia per affrontare la vita non guasta mai :-))

Semi,lupini, tiè a tutti.
(...non la capirete tutti, ma tant'è!)

Hola

12:54 AM  
Anonymous Anonimo said...

ciao marco,
mi chiamo paolo.
vivo a bruxelles ed ho pure io un passato (e forse un futuro ??) cubano.
mi piacerebbe molto discutere con te.se vuoi scrivimi a paolopascal69@hotmail.com
a presto,spero....
abbracci.
paolo
www.paolopascal.jepose.com

11:19 PM  
Blogger Eliolibre said...

Ciao Gaviota. Parto tra 33 ore. Porterò il tuo spirito poetico sull'Isla querida.
Hasta siempre

11:59 PM  
Anonymous Anonimo said...

Caro jerico, non so se la domanda che ti faccio è troppo "scabrosa", date le condizioni ambientali (sei sul suolo cubano e lavori nel settore tlc) ma è proprio per la tua competenza che dovresti essere in grado di rispondere, se ciò ti è possibile senza avere guai.
Ti riporto lo stralcio di un'intervista apparsa su Il Giornale del 8/12/2006 fatta a Osvaldo Alfonso Valdés, dissidente cubano: che ne pensi?
Domanda: I radicali denunciano che la compagnia telefonica cubana è controllata dalla polizia segreta per monitorare i dissidenti. È vero?
«Etecsa, la compagnia telefonica cubana, è interamente controllata dalla polizia segreta. I dirigenti sono ex militari del ministero degli Interni. Tutti i telefoni a Cuba sono sotto controllo. Purtroppo c’è anche una società italiana che detiene una quota azionaria di Etecsa (la Telecom con una partecipazione del 27 per cento, ndr). Parliamoci chiaro, la tecnologia e gli investimenti di Telecom Italia non vengono utilizzati per migliorare le linee telefoniche, ma per mantenere sotto controllo i dissidenti cubani. Le intercettazioni sono poi utilizzate come pretesto per sbatterli in galera. Noi chiediamo a Telecom Italia di non collaborare più con questo sistema, di lasciare Cuba».

1:12 AM  
Anonymous Anonimo said...

Magari sarebbe meglio che la Telecom facesse affari con gli USA , che essendo portatori di \liberta'\ possono gestire il \sistema ecelon\ che controlla TUTTO ma proprio TUTTO di TUTTI.L a piccola pagliuzza di Cuba fa' male la TRAVE nell'occhio degli USA ,NO. vergogna.

6:31 PM  
Blogger Eliolibre said...

Forse sarebbe meglio lasciar perdere le stupidate del Giornale del Cavaliere e preoccuparci dei NOSTRI telefoni che a quanto risulta ci stanno controllando tutti giorno e notte. Però se qualcuno preferisce cercare la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non vedere la trave nel suo, auguri....
Io tra ventiquattr'ore sarò a Cuba a farmi controllare dalla polizia segreta cubana. In cambio non sarò controllato dai nostri servizi segreti. E magari mi evito pure un po' di polonio....
Un augurio di cuore a tutti, anche a quelli che mi contestano, per un buon Natale ed un nuovo anno che ci riservi qualcosa di meglio di quello che sta terminando.
Hasta siempre.

6:50 PM  
Blogger Jerico said...

Ciao a tutti!
Rispondo un pò a caso ad alcuni vostri commenti, cominciando da Mirdy: passerò sicuramente da Santa Clara; non so quando ma ci verrò, perché devo assolutamente visitare Cayo Santa Maria: mi hanno parlato benissimo della strada panoramica che attraversa il mare per arrivare sull’isola.
Santa Clara sarà la mia base di partenza per questa escursione: quando verrò ti avviso, ok?
Un abbraccio grande a Bubba! Sono contento che ti piace il blog.
Salutami tanto anche Luca. Sul mio ritorno ci sono ancora qualche dettaglio da sistemare: ti farò sapere.
Al Pinna e ai curiosi dico che non vi sono novità sentimentali: mi sposo con un rito creolo il 18 gennaio prossimo venturo. Ma non è nulla di serio … … …
Per quanto riguarda le polemiche tra radicali e Telecom in Italia non so darvi molte informazioni particolari: io sono qui per un progetto tecnico che non c’entra nulla con la security delle conversazioni. I cubani che lavorano con me sono molto interessati a capire come funziona il sistema GSM per aspetti che nulla hanno a che fare con l’intercettazione. Ciò ovviamente non vuol dire che possa esserci qualcuno che invece lavora su tali aspetti in Etecsa.
Posso commentare solo con una battuta: se Etecsa ha scelto consulenze italiane per intercettare chiamate si è affidata ai leader mondiali in tale campo… La nostra repubblica delle banane non teme confronti in termini di utenze sotto controllo, telefonate registrate, intrusione nei dati personali!! Su tale aspetto lo stato e le aziende italiane sono espertissimi!!
Hola!

12:17 AM  

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